mercoledì 30 agosto 2017

Libri che vorrei, ma...?

Salve lettori! Oggi vorrei parlarvi di un argomento decisamente non convenzionale, ma che mi piacerebbe comunque introdurre. Vorrei fare un piccolo elenco di libri che, nonostante il mio grande interesse iniziale, non mi sono ancora decisa a comprare. Come mai? Non saprei... Pigrizia? Mancanza di liquidità? Probabilmente semplicemente perché non me ne sono preoccupata subito e, di conseguenza, ho continuato a rimandare. Parliamo di libri che sono usciti più di cinque mesi fa!
Beh, bando alle ciance, ecco a voi la mia personalissima lista.

Ecco i primi oggetti della mia procrastinazione: gli ultimi due libri della saga di Shatter Me, scritti dalla penna di Tahereh Mafi. Ho acquistato il primo volume appena pochi giorni dopo l'uscita della ristampa: la scelta della casa editrice di mantenere, questa volta, la copertina originale mi ha convinto definitivamente (Rizzoli, tanta stima). Le opinioni riguardo alla saga erano discordanti, ma la maggioranza sosteneva che la trama migliorava nei libri successivi, per l'appunto Unravel Me e Ignite Me. Così mi sono decisa, ho acquistato il primo libro, ma non ho mai avuto il tempo materiale per leggerlo. Di conseguenza, quando i due sequel sono usciti, non ho sentito la necessità impellente di averli subito fra le mani. Ho continuato a pensarlo man mano che i mesi passavano, e ora mi ritrovo con il primo libro della saga solo soletto in un angolo della mia libreria, che attende di essere letto e di avere compagnia.
Devo dire che ultimamente mi è ritornato il desiderio, sia di leggere Shatter Me, sia di comprare i due seguiti: probabilmente per le copertine stupende (vogliamo sul serio parlarne?), ma anche perché l'autrice ha da poco dichiarato che usciranno altri tre libri, che andranno ad arricchire la saga. Il primo libro si chiamerà Restore Me e uscirà nel 2018. Quindi mi conviene darmi un mossa.

Parliamo ora della saga di Ransom Riggs, la saga degli Speciali. Anche in questo caso, non appena la Rizzoli ha pubblicato le ristampe in copertina rigida in occasione dell'uscita del film, data la fama internazionale della saga, ho acquistato immediatamente il primo libro. L'ho letto ed amato in malapena due giorni, sia per lo stile e l'intricata trama, sia per l'edizione estremamente curata, con pagine ingiallite e foto d'epoca all'interno.
Dato lo slancio che il primo volume mi aveva dato, mi sono subito fiondata in libreria ad acquistare il secondo, Hollow City, ma, iniziandolo, mi sono trovata imbrigliata in una reading slump terribile, che non mi ha permesso di leggere per un bel po' di mesi. Non l'ho più ripreso in mano e sono rimasta bloccata. Nel frattempo i mesi sono passati, ed è uscito il terzo libro. Come se non bastasse, da poco è stato pubblicato una specie di spin-off, sempre con un edizione splendida, contenente dei racconti molto particolari raccolti da uno dei bambini speciali.
Dato che avevo apprezzato moltissimo il primo libro, e dato che la trama ha un potenziale enorme, ho deciso di dare una seconda possibilità ad Hollow City. Inoltre potrebbe uscire un secondo film e non voglio farmi cogliere impreparata, nonostante le differenze fra la saga letteraria e quella cinematografica. Per non parlare dell'edizione dello spin-off...

E ora veniamo alla cara Veronica Roth... Ho avuto il piacere di leggere il primo volume della saga di Divergent poco tempo dopo la sua prima pubblicazione e ne ero rimasta piacevolmente sorpresa, invogliata ad avere subito i sequel fra le mani. Ma, purtroppo, per quanto riguarda questi agognati seguiti, mi ritrovo ad avere un opinione quasi completamente negativa: Insurgent l'ho trovato molto confusionario, mentre Allegiant non ha proprio senso di esistere, sia per la degenerazione della trama, sia per la distruzione quasi totale del carattere e dei principi dei personaggi. Per non parlare del finale...
Vi basti sapere che ho dato via l'intera saga e non ho degnato di uno sguardo Four, in cui la storia viene narrata dal punto di vista di Quattro, e l'Epilogo di Allegiant, dove l'autrice tenta di dare un senso al tragico finale che ha deciso di dare all'ultimo volume.
Data la premessa, è semplice comprendere come mai ero riluttante quando è stata annunciata l'uscita di questo nuovo volume, in cui la Roth pone le basi per una nuova ed entusiasmante saga (perdonate il sarcasmo).
Ormai il libro è uscito a gennaio, ma ancora non mi sono decisa, nonostante la trama e le ambientazioni siano completamente diverse da quelle di Divergent. La trama lascia intendere la rilevanza del tema delle differenze sociali all'interno della narrazione, molto delicato ed importante, e il mio timore è che la Roth non sia in grado di gestire la progressione della storia, come è accaduto per la precedente saga. Ottimo inizio, ma grandi perdite man mano che la storia procede.
Sicuramente è solo la mia opinione personale, quindi per niente rilevante, ma sono anche dell'idea che una seconda possibilità bisogna sempre concederla. Probabilmente è questa indecisione che mi ha bloccato fino ad ora...

Per concludere in bellezza, vi propongo un libro che ha riscosso molto successo al momento della sua uscita, sia in patria, sia in Europa. Si tratta di un romanzo contemporaneo, in cui viene raccontata la complicata storia di una ragazza di nome Madeline, infetta da una patologia molto rara che non le permette di avere contatti con il mondo esterno.
Non conosco la trama nei particolari, dato che temevo di farmi spoiler, ma penso si tratti di una delle tante storie romantiche che si concludono in modo non troppo felice, sulla scia di Colpa delle Stelle. Dato che non ho apprezzato molto quest'ultimo (non linciatemi, ve ne prego), di solito non do molto credito a queste storie, ma questo romanzo in particolare era riuscito ad invogliarmi. Inoltre, l'uscita imminente di un film ispirato mi ha incoraggiato ancora di più.
Quindi vi domanderete: perché non l'hai ancora comprato? Bella domanda...
Ho continuato a rimandare, ma devo assolutamente recuperarlo prima dell'uscita del film, e, soprattutto, prima che il mio interesse incominci a scemare. O che la mia procrastinazione preda il sopravvento.

Bene lettori, spero di non avervi annoiato e che l'idea non sia male.
Al prossimo post!

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