Autore: Rick Riordan
Prezzo: 18.00€
Pagine: 353
Trama: In questo romanzo, il dio Apollo è stato tramutato da Zeus, come punizione, in un giovane mortale di 16 anni, peraltro piuttosto imbranato di nome Lester Papadopoulus.
Il dio non sa il perché di questa punizione e si domanda cosa possa avere Zeus contro di lui: in fin dei conti, ha solo causato un po' di disordini ai semidei.
Per recuperare il suo status e il suo aspetto, Apollo chiede a Percy di condurlo al Campo Mezzosangue, il luogo dove, sotto la guida di fauni e centauri, ci si allena per affrontare pericolose imprese.
Al campo, Apollo comincia ad indagare sul mistero dell'Oracolo di Delfi, custodito dal mostruoso Pitone: proprio l'Oracolo sembra la chiave per capire il segreto della cacciata di Apollo dal congresso degli dei...
RECENSIONE
Salve lettori! Oggi ho deciso di portarvi la recensione di un libro scritto da uno dei miei autori preferiti, Rick Riordan, colui che mi ha avvicinato al mondo delle saghe con il suo primissimo "Il Ladro di Fulmini", e sempre colui che mi ha permesso di conoscere uno dei personaggi che continuo ad amare ancora a distanza di anni. Parliamo, ovviamente, dell'ormai iconico Perseus Jackson, semidio ironico e coraggioso che ha sfidato il destino e la morte innumerevoli volte nel corso delle sue avventure.
Ma il protagonista di questo libro non è il nostro amichevole semidio, bensì il dio greco Apollo, che abbiamo già avuto modo di conoscere nei libri precedenti come un personaggio vanitoso, egoista, frivolo e fin troppo sicuro di sé.
Come seguito diretto de "Il Sangue dell'Olimpo", il libro racconta di come Zeus abbia deciso di punire suo figlio, Apollo, trasformandolo in un comune mortale di 16 anni, privandolo dei suoi poteri e della sua immortalità. Lo pone davanti ad una sfida, un'impresa, in cui in palio c'è il suo ritorno sull'Olimpo.
Apollo non ha idea di quali siano le sue colpe, a malapena riesce a ricordare quale sia il suo vero nome, ed è convinto che tutto sulla Terra gli sia dovuto, compreso l'aiuto per riuscire a ritornare un dio.
Come in ogni romanzo di Rick Riordan, l'ironia regna sovrana e non si riesce a smettere di ridere neanche per un secondo durante la lettura: Apollo è un personaggio esilarante, con i suoi pensieri e le sue convinzioni, per non parlare di tutti gli altri, vecchie conoscenze e non.
La storia è scorrevole, lineare, da leggere in pochi giorni, come tutti i libri di Riordan. Non vi ho trovato particolari difetti (forse anche perché sono un po' di parte...), anzi, è da lodare il percorso di crescita che attraversa il personaggio di Apollo durante la narrazione, relazionandosi con la sua nuova natura umana e assumendosi sempre più responsabilità.
Come anche nella saga di Magnus Chase, sono presenti e approfonditi argomenti molto vari, alcuni anche abbastanza delicati che, normalmente, non si trovano nei libri per ragazzi: relazioni omosessuali, approfondimenti su alcune culture straniere, personaggi con difficoltà fisiche, e molto altro. Tutti trattati in modo splendido e completo, il che mi fa amare questo autore ancora di più.
Tornando al romanzo ho adorato anche le piccole chicche che Riordan ha messo all'inizio di ogni capitolo, al posto del titolo: si tratta di piccoli haiku, uno più esilarante dell'altro.
Biscotti, tofu
E brutte profezie...
Voglio il dolce!
Non saprei cos'altro dire per convincervi: se avete voglia di ridere, ma anche di riflettere e, forse, versare qualche lacrima, dovete assolutamente leggere questo libro.
Forse non capireste molti riferimenti se cominciaste con proprio con questo, ma niente paura: ci sono altre saghe prima di questa, che a mio tempo ho amato, che vi attendono per potervi meglio ambientare in questo mondo (Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, Gli Eroi dell'Olimpo...).
Al prossimo post!
Voto: 5/5
Voto: 5/5
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