sabato 12 agosto 2017

#2 Recensione: Io Sono Buio

Titolo: Io Sono Buio (And I Darken)

Autore: Kiersten White

Prezzo: 17.90€

Pagine: 480

Trama: Una principessa non dovrebbe essere brutale. Ma Lada, la figlia di Vlad Dracul, è diversa da ogni altra: affamata di potere fin da piccola, preferisce la lotta e i coltelli alle bambole. L'esatto contrario del fratello Radu, dolce, bellissimo e delicato come un bocciolo di rosa. Quando i due vengono lasciati in ostaggio dal padre, ancora bambini, al sultano dell'Impero Ottomano - prigionieri di un sovrano crudele e sottomessi ad una cultura completamente diversa dalla propria - Lada inizia a progettare la sua spietata vendetta. Mentre la ragazza si prepara a combattere, un triangolo avvelenato mosso da forze potenti tende gli animi: desideri di riscatto, gelosie tremende e un'ambizione sfrenata. Avvolta in un vortice di passioni turbinose, Lada si troverà di fronte alla scelta più difficile: portare a termine il suo piano o arrendersi all'unico nemico che forse non è in grado di sconfiggere.

RECENSIONE

Salve lettori! Oggi vi propongo la recensione di un libro che considero una vera e propria rivelazione: parliamo di "Io Sono Buio", di Kiersten White, il primo romanzo di una serie di cui aspetto impazientemente il seguito.
Il libro ha un'ispirazione storica, difatti la maggior parte dei personaggi citati (e anche qualche vicenda) sono realmente esistiti, in un periodo che va approssimativamente dal 1430 al 1450 dopo Cristo.
La differenza più sostanziale è il cambiamento di genere del personaggio di Vladimir l'Impalatore, che viene trasformato dall'autrice in una donna dal carattere forte e molto combattiva di nome Ladislav, detta Lada.


Seguiamo, per l'appunto, la storia di Lada, la figlia primogenita del reggente di Valacchia (oggi conosciuta come Transilvania) Vlad Dracul, una principessa che non riesce ad indossare il ruolo che le è stato cucito addosso: non le importa dell'etichetta o delle tradizioni, si veste come un ragazzo, ama combattere, colleziona armi, è vendicativa e nasconde sotto una scorza dura i suoi sentimenti, considerati da lei stessa un'enorme debolezza. L'unico sentimento degno di essere chiamato tale è l'amore per la sua terra, la Valacchia, che Lada considera la sua stessa madre. Le uniche persone a cui si sente profondamente legata sono il suo migliore amico, figlio della sua balia, ed il fratello Radu, anche se è molto restia a dimostrarlo.

Con il padre ha un rapporto tormentato: Lada brama più di ogni altra cosa la sua approvazione, facendo di tutto per assomigliare (e diventare) un maschio, l'erede che suo padre avrebbe sempre desiderato.
Personaggio fondamentale è quello di Radu, il negativo di Lada: se la sorella non riesce ad entrare nelle grazie del padre a causa del suo sesso, il fratello non ci riesce per la sua natura docile e gentile. Si tratta di un ragazzo fragile, emotivo ed ingenuo. Il padre lo considera un debole buono a nulla, mentre Lada lo tratta come un cucciolo in costante bisogno di protezione.
Il libro si alterna fra i punti di vista di Lada e Radu che, a causa dell'incompetenza e dell'egoismo del padre, verranno ceduti come ostaggi all'Impero Ottomano, dove verranno cresciuti secondo canoni completamente estranei alla loro cultura.
Lada si sente tradita dall'uomo che un tempo ammirava e oppressa dalla cultura musulmana. Pensa solo alla sua futura vendetta: vuole fuggire e tornare nella sua madre patria. Il fratello Radu, al contrario, trova una vera e propria redenzione, abbracciando la religione islamica.
I due fratelli attraversano una crescita profonda: Lada comincia ad aprirsi e si affeziona a personaggi che non siano il fratello o se stessa, mentre Radu si rivela un oratore dal talento invidiabile, in grado di farsi strada fra le gerarchie al potere, raggiungendo persino il sultano.
Devo confessare che la parte che mi preoccupava di più era una possibile storia d'amore, che pensavo avrebbe rovinato l'atmosfera perfetta che la White era riuscita a creare. Ma ciò non è successo: il romance è presente, ma studiato nei minimi dettagli e perfettamente funzionale alla trama. Si verrà a creare un triangolo avvelenato, che creerà più dolore che piacere, il cui pioniere è l'affascinante figlio del sultano, Mehmed.
Se la trama non bastasse ad attirare la vostra attenzione, penso che i temi esaustivamente affrontati lo faranno: si parla di emancipazione femminile in un periodo in cui il ruolo della donna e le sue possibilità erano limitate e oppresse, a causa di un regime maschilista. Troviamo una protagonista forte, che vuole combattere tutto ciò, imponendo la sua volontà e le sue decisioni.
Dopo aver fatto considerazioni sulla trama, vorrei dedicare qualche riga allo stile dell'autrice: fluido come l'acqua, che, se non ci si controlla, si legge tranquillamente in una giornata, nonostante la mole.
Le descrizioni mi hanno catturato, facendomi sentire il gelido vento della Valacchia e la ruvida sabbia d'Oriente sulla pelle.
Promosso a pieni voti!
Al prossimo post!

Voto: 5/5

Nessun commento:

Posta un commento